sabato 31 dicembre 2011

*

questa è la mia foto del 2011.
"espero entre la sombra y la luz"
l'avevo chiamata così. e c'è dentro un po' tutto.
strade, aeroporti, stazioni, biciclette, o meglio, "l'assenza di" biciclette, case, casa, sconosciuti...

c'è lo stare fermi ad aspettare ed il movimento.
in omaggio ad un anno che mi ha visto abitare 5 case, 3 città, 2 nazioni.

c'è Cordoba, Cordobita mi querida, il sole abbagliante e il caldo, etta lu' que quema.

c'è che questa foto l'aveva vista una sola persona oltre a me, fin'ora. ma ad un certo punto le emozioni escono dalle buste azzurre e scendono per le strade.
toman las calles? anche le emozioni sono indignad@s? ;)
io sì. io sono indignada. e ho scoperto che per me è importante non stare a guardare, e che la libertà davvero è partecipazione.
e ringrazio e abbraccio collettivamente tutti quelli che hanno camminato, e camminano, con me, che mi insegnano ogni giorno tanto, che stimolano la creatività e che lottano con la forza delle loro idee e delle loro mani.
e la libertà, la felicità, è condivisione, e quest'anno moltissime persone "nuove" sono entrate, hanno attraversato, la mia vita... qualcuno con calma, altri come un lampo... ma ognuna di loro, con i sorrisi gli abbracci le chiacchiere i silenzi le passeggiate le panchine e le tabelle della paranoia gli eventi i divani las marchas i baci, mi ha regalato qualcosa rendendomi più forte, più ricca, più resiliente. grazie.

ci sono poi tutte le volte in cui quest'anno ho pensato "è l'ultima volta che"... spesso con gli occhi lucidi. ma ci sono anche tutte quelle volte in cui gli occhi brillavano perchè era "la prima volta che".

e allora chissenefrega se finisce il 2011, per di più, i miei veri capodanni sono sempre stati a settembre, non ho nessun buon proposito da disattendere, voglio solo continuare, andare avanti, to'pa'lante, porquè la lucha sigue, cueste lo que cueste, e io il cambiamento, la trasformAzione, la rEVOLution, voglio costruirli, voglio vederli ogni giorno, e non solo nel cambio di data, partendo da me stessa.

domenica 30 ottobre 2011

baro col tempo


“Il tempo mi confonde completamente,” disse lei. “Quando uno perde il baricentro emotivo” – si fermò, fece uno sforzo, riprese rauca - “ecco cosa gli succede. I miliardi di anni – le frazioni di secondo – si scambiano di posto. Si esce dal modo normale di contare.”

Rosamond Lehmann ‘The echoing grove’

“I do get confused about time. If one loses one’s emotional focus” – she stopped, struggled, went on huskily – “ that’s what happens. Aeons – split seconds – they interchange. One gets outside the usual way of counting.”



 ora legale ora solare ora qui ora là
da un mese in italia e l'energia si disperde come l'abbronzatura.

domenica 16 ottobre 2011

15 - O

il movimento INDIGNATO
è un movimento a-partitico
e NON VIOLENTO



non confondeteci con quelle teste di cazzo che hanno rovinato la manifestazione di roma.
e la spagna è un paese migliore.

(non ho ancora rielaborato la rabbia e la delusione)

sabato 15 ottobre 2011

15-O indignad@s... ou ! ou ! ou !

non riesco mai a fare le cose con la calma con cui vorrei farle
e oggi è già il 15 ottobre
e spero che d'ora in poi sarà sempre un po' il 15 ottobre

avrei voluto scrivere riflessioni profonde
ma tra poco si parte, c'è da fare la rivoluzione

no nos mire, unete!

porto Cordoba, l'asamblea 15M, nel cuore e ben impressa nei pensieri
ho grandi speranze
e un po' di paura...
non deludermi, italia, per favore...
vorrei vedere strade piene di gente indignata ma senza bandiere di partito,
el pueblo, unido, funciona sin partido
gente pronta a prendere in mano il mondo,
nelle sue mani,
que no, que no, que no nos representan
e, per una volta,
provare davvero a cambiare le cose.
e poi, sarò una romantica,
ma l'idea di una mobilitazione MONDIALE,
mi emoziona.


animo, compañer@s!


da Cordoba, da Parma, verso Roma,
con Bruxelles, New York, Madrid
de norte a sur
de este a oeste
la lucha sigue
cueste lo que cueste!



domenica 2 ottobre 2011

terre di mezzo

tra la sensazione di non essere mai andata via
e quella di essere sempre stata da un'altra parte

tra il riconoscerti
e il sentirmi estranea

tra l'essere a casa
e il non avere nessuna chiave

tra tutto quello che ho raccolto
e quello che ancora non riesco a trovare

tra l'itañol 
e l'espaliano


si cammina confusi su queste zolle

venerdì 23 settembre 2011

radici e tazze di tea - raíces y tazas de tè

tornavo verso casa, la borsa del computer e il sacchetto della spesa che lentamente scavava un solco nella mano, un filo di sudore lungo la schiena perchè qui ci sono ancora 30° minimo.
tornavo verso casa cercando di percorrere strade ancora non esplorate. lasciandomi incantare ancora una volta dagli angoli bianchi e luminosi di questa città.
tornavo verso casa pensando che


siamo come alberi

ci sono persone che crescono lasciando che le loro radici affondino sempre di più nella terra
in un movimento verticale che li lega indissolubilmente ad un luogo


altre invece crescono ramificandosi, spandendono le proprie radici sempre più lontano,
lasciando che si ancorino su una superficie orizzontale più ampia e diffusa, legandosi ad una galassia di punti, formando una rete.

credo siano entrambi modi per trovare stabilità e forza.

io sono indubbiamente un albero del secondo tipo
e condivido le mie tazze di tè con ogni persona che incontro,
imparando sempre più modi per dire "zucchero"




Volví a casa, el bolso del ordenador y la bolsa de la compra que poco a poco deja una cuña en la mano, un hilo de sudor por la espalda, porque aquí todavía estamos por lo menos a los 30 °.
Volví a casa tratando de tomar los caminos aún no explorados. y me dejó una vez más encantada por las esquinas blancas y brillantes de esta ciudad.

Volví a casa pensando que

somos como árboles

Hay personas que crecen y dejan que sus raíces se hunden más en la tierra
en un movimiento vertical que las vincula indisolublemente a un lugar

Mientras hay otras que crecen con ramificaciones, spandendono sus raíces cada vez más lejos,
lo que le permite anclarse sobre una superficie horizontal a difusión más amplia, unendose a una galaxia de puntos, formando una red.

Creo que son dos maneras de encontrar estabilidad y fuerza.

Yo soy, sin dudas, un árbol de la segunda clase

y comparto mis tazas de té con cada persona que conozco,
aprendendo más y más formas para decir "azúcar"

siamo alla frutta

l'avocado del diavolo

lo so.. la notizia è di per sè triste, ma il titolo mi fa sorridere.
e mi ricordo quella volta in cui, poco dopo aver comunicato la mia decisione di mollare giurisprudenza mio papà mi lanciò un avocado e un mango - che io ovviamente non riuscii a prendere al volo - e ridendo commentò:
"ops, avocado mangado" :D

sì lo so che sono angurie

giovedì 22 settembre 2011

fase R.E.M.

"Un saggio una volta disse che la cosa più importante quando si va a una festa è sapere quando è il momento di andare via. Abbiamo costruito qualcosa di straordinario insieme. E ora è tempo di abbandonarla."

Michael Stipe, mi stai dicendo che è ora che io compri il biglietto di ritorno?


e ora, una confessione imbarazzante.
un giorno stavo ascoltando la canzone qui sotto e ho pensato che, se mai dovessi cercare un buon motivo per sposarmi - nel senso di radunare un considerevole numero di amici in una grande sala (chiesa dubito, al massimo in comune forse...) e celebrare qualcosa - 
insomma, dicevo, se mai dovesse esserci un buon motivo, ho pensato potesse essere il divertimento di vedere un sacco di persone, uscire da questa grande sala cantando Shiny Happy People e, ovviamente, ballando come in questa coreografia anni '80...
immaginatevi la scena... non è fantastica?



 



e ora i R.E.M. si sono sciolti.
in ogni caso, non credo proprio mi sposerò mai.

mercoledì 21 settembre 2011

incomprensioni improbabili #1

del tutto inspiegabilmente, "tè" è una delle parole per cui incontro più difficoltà a farmi capire.
tea. 
quella roba che si fa con l'acqua calda e una bustina di foglioline esiccate.
tè. té.


pare che la pronuncia corretta sia con una "E" più chiusa di quella che la mia brianzol-parmigianità mi fa dire.
ma ci si dovrebbe capire, no?
e poi mi hanno detto che qui in Anaalusia hanno due tipi di vocali.
quelle aperte.
e quelle ancora più aperte.
:)


 
 eppure


a Marinaleda, colazione, 
"Dos tè y una media tostada, por favor"
"lo siento, no tenemos Coca-Cola Light"

O.o


lunedì 19 settembre 2011

le parole sono importanti

sin dudas, in questi mesi il mio vocabolario castellano si è arricchito.
vediamo che parole ho imparato per prime...

indignad@s
asamblea
consensuar
desahucio
desalojo
huelga
manifestacion
pancarta
estafa
estorbo, pienso luego estorbo
chorizo - non nell'accezione di salume...
marcha
enfrentarse a la poli
carga
tobillo/tendinitis
amigdalis/amigdalitis

.... militanza e sfiga, insomma.

venerdì 9 settembre 2011

like bridges over restless waters

di nuovo nella fase in cui il desiderio di ubiquità s'intensifica.
de vuelta en la etapa en la que el deseo de ubicuidad se intensifica.


en duda, preparo otra vez la mochilla y mañana vuelvo al sur.
nel dubbio, preparo di nuovo uno zaino e domani torno al sud.
 

chi parla male, pensa male, e vive male.

GUARDA QUI

ok, bella l'idea, belle le foto.
MA,
BESTIA DI UN "GIORNALISTA"!!,
se i soggetti sono le persone e gli scatti sono stati eseguiti da un fotografo, si chiamano RITRATTI, non AUTO-ritratti.
ce l'avete un vocabolario a Repubblica?



"il fotografo ha chiesto a palestinesi e israeliani di posare per degli autoritratti"
ecco, io non ce la faccio a leggere frasi così. mi viene l'orticaria.




sabato 3 settembre 2011

Chiara ti prego non ripartire.

"ho messo la bustina di tisana nel pentolino."
"grazie."
"secondo te, quanto dovrà stare in infusione?"
"dici la borsa nell'acqua&sale?"
"sì. ... ... ... come hai fatto a capire!?!?!?"
 
"ehi Chiara, un sinomino di sonnolento... per dire tranquillo ma non addormentato..."
"sì sì... ce l'ho sulla punta della lingua.... .... uhm.... frikkettone!" O.o

lunedì 29 agosto 2011

... già 2 mesi qui...

poi ci si rende conto che il tempo, come sempre, scivola più veloce e fluido di quanto uno riesca a percepire, e ci si accorge di avere un monton di arretrati, di storie, racconti, luoghi... e non si sa da dove ricominciare.
allora ricominciamo da
gli utili consigli del cugino campagnolo di MacGyver,
perchè quando si fa la biblioteca indignada nel Bulevar15M, si trovano libri interessantissimi e persone incredibili che li leggono!


De "Entre esto y morir... manual del primo campestre de maggyver" - interpretado por Blanca -
como provar si una planta es comestible



martedì 16 agosto 2011

Mirada Viajera

negli internet point fa sempre caldissimo, perche'?
che oggi a CADIZ fa caldo, ok, ma c'e' anche una bella arietta. invece in questo loculo si muore. e c'e' pure la tendina per tumbarsi ancora di piu'.
cmq,
MARINALEDA e' un'enclave comunista e il sindaco ha un aspetto a meta' tra BabboNatale e KarlMarx e chiude l'assemblea del Domingo Rojo con il pugno alzato al grido di "que viva la libertad! viva el pueblo libre! viva el 15M!". son cose. l'España mi rende sembre piu' guerrilliera. :)

il TOMA LA PLAYA e' stato divertente e la spiaggia de El Palmar e' una meraviglia, soprattutto al mattino presto, sia con la coltre di bruma sia con il cielo limpido. e uscire dal saccoapelo, togliersi sette strati di vestiti e buttarsi in mare... be', son cose pure queste.

ti porterei a vedere CABO TRAFALGAR in una notte di luna piena e rimarresti anche tu d'incanto.

ma soprattutto
ho bisogno una docciaaaaaaa!!!
non sono piu' fatta per questa vita da perroflauta e dopo una notte in una palestra occupata e due giorni e due notti in spiaggia senza acqua potabile, non vedo l'ora di quitarmi arena e sale dai capelli e impiastricciarmi con il  mio noto campionario di cremine.
Peccato che l'hostal Caracol sia pieno perche' sembrava un posto molto cool... tra 45 minuti ho appuntamento in piazza con una tizia che affitta stanze... giusto il tempo per finire di scrivere qui (mi restano 12minuti) e poi mi prendero' un gelato. nota di soddisfazione personale: sostenere una conversazione al cellulare capendo tutto. anche sei i gaditani strascicano e dicono "sh" invece di "ch", tipo "nosce" invece di "noche".

Mi piace essere in giro da sola, sono stata con la colonna Cordobese fino a ieri, poi con il resto del 15M e stamattina mi hanno dato un passaggio in citta'... Petra squinzagliata, borsa, zainetto, rough guide [nota: per questa volta ho tradito la lonely planet perche' mi sembrava piu' interessante questa... ma le cartine sono fatte un po' troppo a cazzo di cane per i miei gusti...]

Uh, scade il tempo, mi sciolgo, vado

:*

venerdì 12 agosto 2011

Toma la playa

De Norte a Sur, de Este a Oeste, 
la marcha sigue - cueste lo que cueste.


Visualizza 15 agosto: toma la playa: LA CONQUISTA DE TRAFALGAR in una mappa di dimensioni maggiori

giovedì 11 agosto 2011

depende

sto vedendo un film con Vanessa Incontrada.
qui fa la parte dell'italiana.
da noi fa la parte della spagnola.

Depende, de qué depende,
de según como se mire todo depende.

lunedì 8 agosto 2011

domenica 7 agosto 2011

foglie cadenti

lasciando da parte i bla bla che ho in testa, solo un po' di silenzio, oggi.
 
come siamo tutti fragili e sospesi sopra fili troppo sottili.
 e l'estate, in questi ultimi due anni,  ha visto troppe persone volare via....



restano i ricordi, una Ubuntu Cola alla Festa Multiculturale,
o un lupetto con le gambe ciondolanti nel vuoto che canta "ulula alla
luna" dondolando la testa.
  




Le case in cui ho vissuto erano cieli chiusi dentro ad una scatola...

sono un infinitesimo di te di me e di te
solo una parte infinitesima 

traslocando dalla Magione Digione l'ho ascoltata a ripetizione. 
il trasloco è una delle cose più stressanti che io abbia mai fatto! grazie a Silvia, Katia e le altre anime pie che mi hanno dato una mano!
il trasloco mi ha permesso anche di giungere ad alcune profonde illuminazioni
prima di iniziare pensavo che
          sarebbe stato difficile trovare un'altra casa che mi piace...
          sarebbe stato stancante, a volte ho anche pensato non ce l'avrei mai fatta,
          sarebbe stato emotivamente destabilizzante, quanti ricordi nella magione Digione!, e avrei pianto
poi mi sono resa conto che
       sono le persone, non le cose, a riempire gli spazi,
       sono le energie che non ti aspetti di avere quelle che ti salvano,
       sono, le emozioni, un lusso per menti riposate... 
essere fisicamente stremati è un antidoto sicuro alla lacrima. guardavo le pareti spogliarsi, gli scatoloni riempirsi, e a volte, come un lampo, mi attraversava il pensiero "oooh...", un attimo solo di sospensione, una fugace espressione nostalgica, subito sostituita da un vortice di pensieri pratici di dover fare, pulire, programmare, decidere.
e poi sono arrivata qui. e ho avuto suerte. questa casa me gusta mucho. il salone ti catapulta in un film di Almodovar degli anni '70 e l'azotea... be'... che incanto!
e poi, cose che hanno in comune il piso Realejo e la magione Digione:
. almeno un coinquilino musicista (qui addirittura due!)
. la porta d'ingresso imbottita
. diffusa presenza di oggetti tra il brutto, il kitch e l'inutile (tipo il kit della nonna, con penna d'argento e tagliaunghie)
. lo scarico del wc che funziona solo se...
. il divano che ti risucchia.

ps: ho anche lottato contro una cucaracha! proprio dopo aver letto l'email della Guiduch sui beatles di NYC... e aver pensato.. anche in via Digione c'erano.. qui no, per fortuna! come non detto.

venerdì 5 agosto 2011

siam mica qui a pettinare il chorizo

perchè non si dica che sono qui solo a bailar e ir de fiesta,
ecco la prova che un po' si lavora... per il momento una roba noiosa: inserire in un database i dati di un questionario sul consumo di tabacco e droghe. Fortuna che ogni tanto c'è qualche brillantone che mi rallegra.. 
Si vede? la domanda è:
"Abitualmente a che ora vai a dormire nei weekend?"
Risposta: 5:30 am.
ma non si trattiene e aggiunge fuori dagli spazi:
"se conosco una ragazza molto più tardi :-P"

non ho ancora capito come si dice "sborone". 



(altre perle)




giovedì 4 agosto 2011

calore

a Cordoba puoi lavare le lenzuola, stenderle, rimetterle asciutte sul letto dopo un paio d'ore (*).
a Cordoba puoi lavarti i capelli e poi asciugarli agitando un paio di volte la testa nell'aria. 
persino i ricci si lisciano.
a Cordoba stendono lunghe stoffe come tende tra un palazzo e l'altro per fare ombra alle strade,
e hanno sparso fontanelle di acqua fresca per bere qui e là.


il giorno in cui sono arrivata, i gradi erano in fila per 6 col resto di 2.
quando vedi 37° pensi "be', fresco".
dicono è caldo secco, e in fondo basta crederci.


il primo grande insegnamento dell'Andalusia è che 
ogni
cosa
va
fatta
con
calma


* 2 ore se nel frattempo hai fatto una siesta, ovviamente.

mercoledì 3 agosto 2011

serendipità


in medias res. quando non si sa da dove cominciare, si comincia da un punto a caso. 
da dove sono ora, per esempio.
a Cordoba. da un mese.

e i fili si allineano e tutto sembra capitare al momento giusto.
e perdersi è in realtà incontrare.


ad esempio, 
trovare un corso di flamenco,
cercando latte fresco.