giovedì 2 febbraio 2012

mele.

l'altra notte ho sognato che sbucciavo una mela gialla, poi le davo un morso. mangiavo una mela, cercando di ricordarmi la consistenza farinosa di un frutto che da 20anni scatena la mia istamina.
e anche nel sogno lo sapevo, dicevo "ma io sono allergica...".
e c'era un ragazzo seduto al tavolo con me, che sbucciava la sua mela gialla e mi diceva: "allora sputala, Petra!, devi sputare le cose che ti fanno male".

oggi poi una pazientina mi ha parlato di mele e allergie e mi ha chiesto "ma ti fanno ancora male o è passata?".
allora ho pensato fosse anche un sogno rivelatore sulle allergie. e stasera ho mangiato una fetta di torta di mele. non voglio più essere allergica! crediamoci.
voglio essere capace di sopportare anche quello che mi fa male.

(i miei occhi che adesso sono gonfi e rossi hanno qualche dubbio ma va be'....)

4 commenti:

  1. Ti consiglio un pò di psicosomatica...
    Allergie (sistema immunitario che si difende a vuoto): con l'esperienza allergica sperimentiamo una vera e propria strategia difensiva nei confronti di sostanze esterne vissute in modo estremamente pericoloso e problematico (le sostanze richiamano alla memoria eventi, atteggiamenti, ricordi carichi di conflittualità); collegamento con qualcosa che non accettiamo e che risveglia una emotività traumatica.
    :)

    RispondiElimina
  2. in che senso mi consigli "un po' di psicosomatica"?
    anonimo commentatore, ti ringrazio per l'interessamento, ma il mio spirito pragmatico (e la mia formazione) mi portano a spiegarmi gli eventi senza scomodare misteriosi traumi reconditi. posso assicurarti che ho bellissimi ricordi legati alla frutta prima che mi facesse riempire di puntini, ho provato anche a fare lunghe conversazioni con le ciliegie (e le graminacee e altri allegri pollini) per convincermi, e convincerle, che io non avevo proprio nulla contro di loro... ma nè "entrare in contatto" con le sostanze sventolando bandiera bianca, nè ingerirle inconsapevolmente (come quella volta in cui ho bevuto un succo in cui mi avevano assicurato non ci fosse la mela, e dopo aver vomitato ho controllato l'etichetta e ho scoperto che invece c'era..)(imparando così che a Sarajevo mela si dice "jabuka"), insomma, nè l'autosuggestione nè il doppio cieco hanno funzionato. solo un antistaminico mi permette di mangiarle senza problemi :)
    oggi le coincidenze hanno voluto che sul tema "mela" convergessero un sogno, una conversazione, e un'amica con una torta appena sfornata...
    a volte mi piace lasciarmi suggestionare, ma gli occhi diventati come i pomodori della foto mi hanno riportato sulla via del pragmatismo ;)

    RispondiElimina
  3. non sono i ricordi che contano ma ciò che inconsciamente tu associ alla mela...il "richiamano alla memoria" di prima deve essere inteso nel senso che il tuo corpo associa alla mela un "pericolo" perché in una data situazione spiacevole probabilmente stavi mangiando una mela e la tua mente l'ha registrato...ogni volta si presenta l'elemento registrato in quella situazione scatta la difesa...so che può sembrare assurdo ma la mente è assurda e noi complessi...prova a documentarti un po' su internet, troverai cose interessanti.
    Conosco persone che hanno curato allergie di una vita con la psicosomatica olistica e la naturopatia...
    Ciao Petra, spero di non averti "infastidita" con queste cose.
    Un bacio,
    Franca

    RispondiElimina
  4. visto che sono allergica a un casino di frutta... dev'essermi successo qualcosa di brutto dal fruttivendolo! :)
    battute a parte, nessun fastidio, figurati! :) solo sono molto scettica riguardo a questi approcci... è anche vero che se trovassi un modo per poter di nuovo mangiare le albicocche sarei molto felice. cercherò informazioni.
    un abbraccio

    RispondiElimina